In ricordo di Carlo Cipparrone
Carlo
in Odissea lunedì 8 ottobre 2018
Ottavio Rossani
Lo chiamano “pronto soccorso”,
ma in realtà è un … soccorso lento
quello offerto ai poveri cristi
che ne affollano la sala d’attesa,
dove approda un’umanità sofferente
e ognuno vive in sé il proprio dramma.
So beautiful
Anch'io, nel cuore della Sila,
andavo per cantieri
insieme a muratori e carpentieri
(...)
Anch'io sentivo ruotare
monotona la betoniera, battere
i chiodi sulle casseforme, raschiare
la calce dal fondo delle caldarelle;
(...)
"Tra coloro che scrivono non siamo
un'eccezione, geometri sono anche
Quasimodo, Lisi, Bargellini! - disse,
un po' compiacendosi - aggiungendo
all'elenco gli ingegneri Gadda, Sinisgalli
e l'assistente edile Vittorini,
per dimostrare che due mestieri
tanto diversi possono convivere.
(...)
Capii allora che il destino
dei poeti è nascondersi,
che il poeta è un clandestino.
(...)
Carlo Cipparrone, Betocchi (e la comune strada),
in "Capoverso rivista di scritture poetiche",
n. 13, Gennaio - Giugno 2007, Edizioni Orizzonti Meridionali
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