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Visualizzazione dei post da 2022

Nomen omen nella logica del significante

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10 anni or sono i Celani  sono andati a Celleno in un castello  a trovare Castellani col M° Castiglione Matilde di anni 7 è andata a Celleno a suonare il violoncello. A Celleno c'è un convento dove suona forte il vento. A Celleno c'è un castello  di Enrico ... Castellani, che la mattina presto a digiuno  fa 100 estro flessioni e  sotto le tele  pianta céntine e chiodi . Se ci fosse Paul Celan: "Nel nulla – chi sta? Il re. Lì sta il re, il re. Lì sta e sta". Marina Machì e Matilde Celani col maestro Castiglione sono andate a Celleno - chissà perché i paesani dicono Cellano - a trovare Castellani e a suonare dentro i tufi con il metodo Suzuki.   Ciao ciao Enrico.

Un falso Voltaire (con preterizione)

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  ovviamente - come spesso accade - la citazione è fasulla non è di Voltaire (tanto meno di Peppone   Iosif Vissarionovic  Stalin ) ma è interessante per  la preterizione Dovremmo scriverla così:  ... ma farò di tutto perché tu possa esprimerla. (pausa)...In Siberia (a mezza voce). Un artificio retorico molto usato in teatro,  quando l'attore finge che una parola gli sia scappata o comunque pronuncia una battuta a mezza voce:  in tal caso, l'accento cade su "in Siberia" debitamente silenziato/scappato di bocca.

In ricordo di Carlo Cipparrone

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  Carlo ottobre 10, 2018 Carlo, con Massimo e Andrea, alla Ubik di Cosenza (23 maggio 2016) Angelo Gaccione in Odissea  lunedì 8 ottobre 2018 Ottavio Rossani Lo chiamano "pronto soccorso" Lo chiamano “pronto soccorso”, ma in realtà è un … soccorso lento quello offerto ai poveri cristi che ne affollano la sala d’attesa, dove approda un’umanità sofferente e ognuno vive in sé il proprio dramma. So beautiful Anch'io, nel cuore della Sila, andavo per cantieri insieme a muratori e carpentieri  (...) Anch'io sentivo ruotare monotona la betoniera, battere i chiodi sulle casseforme, raschiare la calce dal fondo delle caldarelle; (...) "Tra coloro che scrivono non siamo un'eccezione, geometri sono anche Quasimodo, Lisi, Bargellini! - disse, un po' compiacendosi - aggiungendo all'elenco gli ingegneri Gadda, Sinisgalli e l'assistente edile Vittorini, per dimostrare che due mestieri tanto diversi possono convivere. (...) Capii allora che il destino dei poeti è

Messer Andrea

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  Gegé Guido, Messer Andrea https://open.spotify.com/playlist/16g4z3UPVPZgO2yO9jwvZC?si=fb0f1af111bc47b8&pt=e3e431cd28064ea04108aca94de7a85e

Francesco Valentini Che cos'è la politica

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  Francesco Valentini: che cos'è la politica La politica: stato e democrazia Giovanni Gentile Appunti

Parade

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  Putin paranoico Zelensky: «La Russia come il regime nazista «Il male è tornato dopo 77 anni» courtesy Orazio Garofalo

Il palinsesto di Putin

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  Putin non bluffa mai Chi è Vladimir Solovyov Non ci sarà pietà Solovyov vuole invadere la Polonia e esorta i soldati russi a uccidere «quanti più nemici possibile». http://www.freeintertv.com/view/id-3328/1-1-0-1 St. Petersburg Nevsky Prospect

I balconi di Mariupol

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di Rino Mele Giovedì 24 marzo 2022 www.cronachesalerno.it Mariupol, le immagini dal drone I morti li hanno messi sui balconi, al freddo / della notte,/ davanti alle finestre senza vetri, / dovunque sia il respiro / del vento a contrastare la putrefazione. / Basta un'esplosione a / dilaniare il cuore, il corpo trasformato in tenebra,/ i pensieri svaniti nelle parole. Nel deserto / di Mariupol i vivi / sono sottoterra, nei rifugi, / i morti al vento freddo di una finestra. / I carrarmati / sanno di sprofondare / formano pozzi da cui nessuno risale. / Una casa con le radici, come di un grande albero, / è l'Ucraina / invasa dai Russi giovedì 24 febbraio / prima dell'alba: si sentono / le sirene gridare ma non puoi fuggire, / i palazzi restano nudi / come chi è morto./ Nel delirio non basta / afferrare una mano con l'altra, / torcerla, legarla / a una corda, trascinarla a una forca, / tirare il proprio corpo in alto, una sagoma / che il vento spinge, e addolora. / Nemmeno i

Mariupol: ultima speranza per evitare l’ecatombe

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  Mariupol, un maxi-ponte umanitario: ultima speranza per evitare l’ecatombe dal nostro inviato Giampaolo Visetti ZAPORIZHZHIA - Il tempo del sacrificio per Mariupol è consumato. Nel cuore impietrito dei sopravvissuti a venti giorni di sadico assedio, da ieri si è accesa però la speranza di non essere abbandonati per sempre nelle mani delle truppe russe. Per la prima volta il sogno di fuggire in massa dall'inferno e di raggiungere territori ancora sotto controllo ucraino, comincia a confondersi con la realtà. Un patto di guerra, sul tavolo dei comandi militari di Kiev e di Mosca, all'improvviso apre la prospettiva di una tra le più impegnative operazioni di salvataggio della popolazione nella storia bellica dell'era moderna. Nella città sul Mare d'Azov, l'avanzata russa da est è frenata da una strenua resistenza. Gli invasori conquistano quartiere dopo quartiere. Questi potrebbero però impadronirsi infine solo delle macerie che stanno accumulando: non della vita di

Putin e a capo

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  Attila Putin Caligola Putin Giulio Cesare Putin Leopoldo II Putin Ivan IV Putin Sloth Sar (Pol Pot) Putin  Iosif Vissarionovic Džugašvili Putin Francisco Macías Nguema Putin Ma`tya`s Ra`kosi Putin Augusto Putin Radovan Putin Il dittatore  di Gianni Rodari Un punto piccoletto, superbo e iracondo, “Dopo di me” gridava “verrà la fine del mondo!”. Le parole protestarono: “Ma che grilli ha pel capo? Si crede un Punto-e-basta, e non è che un Punto-e-a-capo” Tutto solo a mezza pagina lo piantarono in asso e il mondo continuò una riga più in basso.

Sonate a tre

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  | | Antonio Delfini Elio Pagliarani Orazio Converso (Videor) | | | | Orazio Converso avec Luciano Anceschi, Alfredo Giuliani, Elio Pagliarani, Corrado Costa e altri Elio Pagliarani,  martedì 27 dicembre 2011 Al bar di Arcavacata (il mattino dopo)