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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

Giuseppe Filosa. Un maestro di bottega nel XXI secolo (di Nanni Spina e Delia Dattilo)

un ottimo esempio di documentario rigoroso anticreativo e senza la solita Gymnopedie (presentazione pubblica in occasione dell'incontro conclusivo degli anticreativi) Da un certo punto della storia contemporanea in poi, la reazione individuale e collettiva a una certa cosa, in un certo momento è andata definendosi sul principio dell’ anti-qualcosa . Mafia / Antimafia. Fascismo / Antifascismo. È sembrato questo l’unico modo, l’unica rivalsa – nel covo dell’omologazione – per attribuire a qualcosa, che stia al di là degli stereotipi, il valore . Questo valore risiede nell’intelletto, nella capacità personale di riuscire a indagare il mondo, ancora una volta —che cosa antica, che vezzo permanente!— e determinarlo in base alle leggi dell’oratoria o semplicemente le regole della sintassi: soggetto/predicato/complemento. Uno o più individui fanno una cosa in un dato momento, perché solo in quel dato momento – e visti i precedenti – questa cosa poteva accadere.